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Artisti

Ufficio Stampa e Comunicazione Integrata

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Giuliana Cunéaz 

(Aosta 1959), vive e lavora a Milano.


Diplomata all'Accademia Belle Arti di Torino, utilizza tutti i media artistici, dalla videoinstallazione alla scultura, dalla fotografia alla pittura sino agli screen painting (schermi dipinti).

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Dai primi anni Novanta inizia un’indagine dove la ricerca plastica si coniuga con le sperimentazioni video. Nel 2004 il 3D entra a far parte della sua indagine e l’artista acquisisce gli elementi tratti dal mondo della scienza e della nanoscienza per creare paesaggi virtuali che interagiscono con i dati naturali.


Nel 2019 ha realizzato il film in 3D I Cercatori di Luce.


Tra le manifestazioni a cui ha partecipato vanno segnalate: Biennale di San Paolo, Tina B. di Praga, Biennale di Siviglia Youniverse, Anteprima Torino nell’ambito della Quadriennale di Roma, Project Daejeon. Biennale Light Art di Mantova.


Molti i luoghi che hanno ospitato le sue opere come: Museo Revoltella, Trieste; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Museo Pecci, Prato; Castello Ursino, Catania; Museo Riso, Palermo; Università La Sapienza e Macro Testaccio, Roma; Castello Gamba, Châtillon; Gallerie d’Italia e La Triennale, Milano; Museo d’Arte, Lugano, Museo di Storia Naturale, Verona, Fondazione Palazzo Albizzini, Collezione Burri, Città di Castello, il Museo Puškin, Mosca attraverso un progetto online.

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Nel 2022 il MEET Digital Center di Milano
ha ospitato C’è tanto spazio laggiù in fondo, un progetto espositivo e immersivo.

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Just measuring uncosciousness. Gregorio Botta

04 febbraio 2020 - 7 giugno 2020

Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Roma

Misurare l’inconsapevolezza: come lo Stalker di Tarkovskij l’artista eÌ€ un agrimensore che traccia i confini e le traiettorie in un campo sconosciuto. Gregorio Botta, sfruttando gli spazi della Galleria Nazionale, costruisce un percorso in quattro stazioni, una per ogni sala, quasi un viaggio esistenziale.

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Testi in catalogo di Massimo Mininni, Bruna Esposito, Ludovico Pratesi, Andrea Viliani.

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Leda Vizzini

Fin da piccola ha mostrato attrazione e attitudine verso la manualità ed i linguaggi artistici. È stato spontaneo e naturale seguire studi in quel settore, conseguendo quindi la laurea all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2003. L’ambito di studio scelto è stato quello della Scenografia che ha acceso in lei una grande passione verso il Teatro e tutto ciò che vi si accosta.
Questa passione ha portato Leda Vizzini a sperimentare i vari aspetti di questo settore: dal lavoro in laboratorio di realizzazione scenografica al palcoscenico, sia dietro le quinte nelle vesti di scenografa, che davanti a queste, partecipe di eventi performativi inerenti il mondo della danza.

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Fabio Giovanni Baietta

Giovanni Fabio Baietta, l’artista dell’Incanto. Opere fatte di materia, di colore, di luce e di aria che raccontano i luoghi della sua cultura e della sua esistenza; opere quasi macchiaiole, così potenti nel racconto della quotidianità, nell’espressione di valori ed emozioni di vita vera, nella descrizione di una natura energica e impregnata di vigore. I paesaggi si fanno di volta in volta fotografia, ricchi però di una espressività e di una carica emozionale a dir poco sconvolgente.

Artemide PR, comunicare con stile.

by Stefania Bertelli

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